Oggi abbiamo indirizzato una lettera alla governance di UniPa per attivare uno sportello di ascolto e di consulting psicologico per gli studenti e le studentesse universitarie in seguito all’ennesimo suicidio di una studentessa universitaria. La notizia dell’ennesimo suicidio di una studentessa universitaria a causa della competizione presente nella nostra società non è accettabile.
L’altro ieri una studentessa della IULM di Milano si è suicidata lasciando un bigliettino dove spiegava il motivo del suo gesto, il fallimento di non aver passato degli esami. La società in cui viviamo ci mette in competizione uno contro l’altro, come se ci fosse una gara a chi si laurea prima o a chi prende il voto più alto, dimenticando che nella vita, così come nel percorso accademico, ogni persona ha i suoi tempi. Il peso di questa competitività molte volte diventa insopportabile, per questo abbiamo richiesto alla governance di Unipa di attivare il servizio del consulting psicologico e lo sportello di ascolto, per aiutare gli studenti e le studentesse che hanno bisogno di aiuto, evitando che, altri giovani pongano fine alla loro vita.
A livello nazionale lo scorso anno abbiamo lanciato la ricerca “Chiedimi come sto?” per indagare sulla condizione giovanile in merito alla salute mentale che ha raccolto circa 30.000 risposte. Evidenziando il bisogno di questa generazione di essere ascoltato, e che per questo chiediamo alle istituzioni la creazione della figura dello psicologo di base. È richiesta di ascolto e di aiuto dei giovani, che siano studenti o meno. Una generazione che non vuole sottostare a questa competitività, ma che ha bisogno di aiuto.